White Women, Sleepless Nights, Big Nudes: questi sono i prime tre fondamentali libri del fotografo Helmut Newton (Berlino, 1920 – Hollywood, 2004), pubblicati alla fine degli anni Settanta, che vengono ancora oggi considerati leggendari poiché sono gli unici ad essere stati curati dall’artista stesso, selezionando ad una ad una tutte le immagini pubblicate e la loro impaginazione grafica.
Il fil rouge che unisce queste collezioni è, ovviamente, la figura femminile, epicentro indiscusso di tutto l’universo di Newton, che la rappresenta con una straordinaria carica rivoluzionaria. Le varie sequenze di scatti, sia quelli compiuti su commissione sia quelli realizzati liberamente come studio personale, rappresentano le silhouette femminili come protagoniste assolute della scena, senza confondersi con la composizione del set che la circonda.
Le donne di Newton si affermano con coraggio all’interno della costruzione dell’immagine: i profili e i primi piani, che vengono oltretutto accentuati dal bianco e nero, mescolano sensualità e forza, ottenendo una resa formidabile. Le scene sono strutturate in modo che l’osservatore risulti essere un vero e proprio voyeur: la donna è la protagonista indiscussa della scena e si mostra sempre sicura e padrona di sé e del proprio corpo. L’uomo, invece, risulta essere un elemento secondario, come se fosse poco più che un oggetto di scena.
Newton nella sua carriera scattò numerose campagne pubblicitarie per alcune delle più importanti Maison di moda, come Chanel, Gianni Versace, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana; furono bersagli della sua macchina fotografica numerosissimi nomi dello star system ma anche della politica internazionale: Ava Gardner, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve, Romy Schneider, Raquel Welch, Sigourney Weaver, Margaret Thatcher, Helmut Kohl, Jean-Marie Le Pen, per citare alcuni nomi.
Per Newton la moda era solo un pretesto per mettere sempre più in mostra il corpo e la figura femminile, in un continuo gioco di mostrare e nascondere i dettagli più intimi e sensuali delle figure ritratte. Emblematica in questo senso è proprio la fotografia/dittico “Dressed and Naked” del 1981, due scatti diversi che rappresentano quattro modelle nell’atto di avanzare fiere verso l’obbiettivo: prima abbigliate con vestiti di alta moda e poi completamente nude.
La costante nelle opere di Newton è sempre la finezza con cui rappresenta l’erotismo: i suoi scatti rappresentano si una donna audace e fortemente sensuale ma che rimane sempre delicata ed elegante, senza mai cadere nel volgare.