Arnaldo Pomodoro
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Biografia di Arnaldo Pomodoro
Arnoldo Pomodoro è uno dei più importanti scultori italiani ed è famoso per le monumentali sfere di bronzo aperte che mostrano lo spazio interno.
Nasce nel 1926 in provincia di Rimini ed è fratello dello scultore Giò Pomodoro. Prende il diploma da geometra e si iscrive alla facoltà di Economia dell’Università di Bologna. Nel frattempo lavora presso il Genio Civile di Pesaro, facendo il consulente per la ricostruzione degli edifici pubblici.
Dal 1949 al 1952 frequenta l’istituto d’arte di Pesaro, appassionandosi alla scenografia. Legge Vittorini, Pavese, Hemingway, Faulkner, Steinbeck, Fritzgerald, Eschilo, Sartre e Brecht.
Dal 1953 al 1955 ottiene un premio a un concorso di scenografia. Visita la mostra di Picasso a Milano. Sente l’influenza di Klee. Nel 1954 si trasferisce a Milano, dove comincia a esporre le sue prime sculture.
All’inizio usa l’oro e l’argento per piccoli lavori. Successivamente passa al bronzo, il materiale che predilige. Il suo stile è geometrico: usa le forme euclidee perfette (sfera, cubo, cono, cilindro, parallelepipedo), che seziona attraverso dei tagli per mostrare l’interno. Lo spazio interno è fondamentale, perché è composto da schiere di segmenti rettilinei o circolari, tanto da sembrare l’ingranaggio di un meccanismo nascosto. Si crea, quindi, un contrasto tra la superficie esterna che è liscia e la superficie interna che è composta da molteplici scanalature. Preferisce le opere monumentali, perché gli permettono di rappresentare l’interno in modo più dettagliato e minuzioso.
Le sue opere adornano tante città italiane ed estere, tra le quali Rimini, Pesaro, Roma, Milano, Copenhagen, Dublino.