La Pop Art è oggi la più nota declinazione dell’Arte Giapponese e possiede numerose espressioni a livello internazionale. Propone un’idea e un concetto di arte che sono frutto di una fase artistica e culturale iniziata in seguito ad un evento ben preciso. E noi, per rendervi le cose più chiare, ve lo raccontiamo.
Uno dei più grandi aspetti che ha caratterizzato e connotato l’Arte Giapponese può essere considerata la chiusura verso il resto del mondo con cui i Giapponesi hanno protetto, conservato e sviluppato la loro arte per quasi 300 anni, fino all’arrivo di nuovi mercanti stranieri con le black ships americane nel 1853, che obbligano il Giappone ad aprire i mercati, ponendo fine alla grande parabola estetica e culturale del Periodo Edo e alla dinastia degli Shōgun Tokugawa.
L’inaspettata “visita” determina un impatto culturale pazzesco per la produzione artistica, così dall’Europa viene introdotto il concetto di arte bijutsu. Fino ad allora in Giappone non vi era alcuna differenza tra arte e artigianato, si diffonde quindi l’idea di un’arte fine a se stessa, l’arte del bello.
Inizia così il periodo Meiji, attraverso l’industrializzazione e lo sguardo a Occidente si apre un nuovo florido periodo artistico e culturale.
Oggi, a quasi due secoli dall’influenza estetica subita dalla generazione degli artisti europei di fine ottocento e inizio novecento da parte dell’idea Ukiyo-e, il cosiddetto “giapponismo”, l’arte giapponese torna ad avere un forte impatto visivo sulle nuove generazioni di artisti del nuovo millennio, attraverso i Manga e le Anime.
Noi vi offriamo un punto di vista privilegiato, che dimostra come l’arte europea, dopo la grande influenza americana dei decenni scorsi, si stia sempre più aprendo e mettendosi nuovamente in discussione a livello estetico, stilistico e culturale, aprendosi alle influenze provenienti da Oriente.
Noi vi presentiamo quattro punte di diamante della Pop Art Giapponese, con l’intento di trasmettervi l’influenza determinante che le icone POP e i Manga giapponesi stanno esercitando sull’arte contemporanea europea e sull’immaginario delle culture artistiche emergenti.
Cominciamo con Tomoko Nagao, di cui vi abbiamo parlato nello scorso articolo. Tomoko è un’artista giapponese, la più importante esponente dell’arte MicroPop e Superflat in Italia. Nata a Nagoya, ha studiato a Londra, ma oggi vive a Milano. Produce sculture, dipinti e animazioni.
Hiroyuki Takahashi è un artista portavoce del mondo giapponese Shojo. In attesa di svelarvi di più su questa tendenza dal Giappone visionario, vi anticipiamo che Hiroyuki non crea solo dipinti, ma anche oggetti di design.
Hitomi Maehashi vive e lavora ad Aichi, dove crea pitture digitali su fotografie. Confusi? Rimanete sintonizzati.
L’ultima artista che vi presentiamo è Hikari Shimoda. Nasce a Nagano, dove vive tuttora, crea opere d’arte i cui soggetti sono spesso bambini travestiti da supereroi e bambine dal mondo Shojo in contesti magici.
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