Ernesto Treccani, figlio dell’omonimo fondatore della grande enciclopedia, nasce a Milano nel 1920, città che resterà per tutta la sua vita la sede ideale per la sua produzione artistica.
Fin dalla giovane età, quando ancora segue gli studi in ingegneria, entra in contatto con i gruppi dell’avanguardia artistica cittadina. Nel 1940, per la prima volta, espone le sue opere presso la Bottega di Corrente e ancora, nel 1943, presso le Gallerie Corrente e della Spiga. Inoltre, fonda e dirige la rivista “Corrente”.
La fase formativa rivela, fin dagli esordi, la ricerca verso un linguaggio alternativo all’ufficialità novecentista e si dimostra sensibile al modello picassiano e al recupero di un certo naturalismo, tipico della tradizione pittorica lombarda.
In seguito all’esperienza della guerra e della resistenza diviene redattore, insieme ad altri, della rivista “Il 45”, della rivista “Realismo” ed animatore del gruppo Pittura.
Nel 1949 si tiene la sua prima personale alla celebre galleria milanese Il Milione, dove viene presentata anche una sua monografia. In questo periodo anche la città di Parigi inizia ad essere un significativo punto di riferimento per la sua arte, nella quale si reca spesso per dipingere.
I suoi dipinti dichiarano il suo interesse verso alcuni temi come: il ritratto, il paesaggio, la veduta urbana e la natura morta. Inoltre, proprio dalla fine degli anni Quaranta instaura una precisa relazione dialettica con l’impegno politico, caratteristico per molti degli artisti di quegli anni. Già negli anni a cavallo del 1950 però, il suo linguaggio comincia a rinnovarsi verso una direzione più narrativa e favolistica.
Il 1950 vede la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, alla quale presenta le opere di bianco e nero. Ritornerà ad esporre in questa sede anche nel 1952 e nel 1956 con mostre personali di disegni e dipinti. Dalla metà degli anni Cinquanta comincia a farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali, esponendo a Londra e New York. Sempre nel 1956, Treccani viene coinvolto in una delegazione culturale diretta in Cina, esperienza che lo influenza moltissimo, come testimoniano la serie di disegni e di acquerelli da lui riportati.
Negli anni Settanta sono ricorrenti le tele di grandi dimensioni e i dipinti legati alla tematica dei giardini e delle siepi, oltre alla serie di acquerelli dedicati al suo viaggio a Cuba. Nel 1976, nell’ambito di un progetto organizzato dal Ministero della Cultura sovietico, espone a Volgograd, Mosca e Leningrado.
Ad ispirare le sue opere sono i luoghi più diversi, frutto dei suoi numerosi spostamenti anche, più semplicemente, nell’ambito della penisola italiana.
Nel 1978 Ernesto Treccani decide di dare vita alla Fondazione Corrente, con l’obiettivo di raccogliere e studiare documenti, testimonianze e opere del periodo storico compreso tra la nascita del movimento di Corrente e gli anni del Realismo. Inoltre, la Fondazione si propone, ancora oggi, come luogo d’incontri, scambi, dibattiti, seminari e mostre sui temi più attuali della cultura contemporanea.
Dagli anni Ottanta Nizza diviene uno dei luoghi dove l’artista si reca più spesso a dipingere, uno dei suoi “soggiorni creativi” prediletti. A questo periodo risale anche uno dei suoi lavori più celebri, ovvero La casa delle rondini, costituita da circa duemila formelle che rivestono la facciata dell’edificio dove hanno sede la Fondazione e la Collezione Studio Treccani, in via Carlo Porta a Milano.
Treccani si spegne nella sua Milano nel 2009.