NUOVO CAMEO DELL’ASTRATTISTA GIORGETTI AL MUSEO D’ARTE BELLINI DI FIRENZE.
Il Museo d’Arte Bellini, in concomitanza con il Festival del Maggio Musicale Fiorentino, apre le porte dal 7 al 14 Maggio 2013 alla Mostra d’Arte Contemporanea dal titolo “Festival delle Belle Arti e della Cultura del XXI Secolo”. In occasione del vernissage della mostra, l’astrattista Alessandro Giorgetti (artista della galleria Deodato Arte di Milano), presenterà ‘YELLOW’, una delle opere del progetto ‘Spartiti nell’Astratto’ un gruppo di tele fuse con alcune partiture originali dell’omonimo musicista del 1800 ritrovate dove dopo la disastrosa alluvione del 1966, che si abbatté anche sulla basilica-santuario della SS. Annunziata di Firenze.
Un cameo, quello di Giorgetti, che crea l’evento nell’evento e si confà perfettamente con l’atmosfera della rassegna. L’arte musicale di ieri resuscita e rivive in simbiosi in un’opera d’arte contemporanea. In occasione di questa anteprima, l’opera ‘Yellow’ sarà devoluta, alla basilica-santuario della SS. Annunziata di Firenze dove rimarrà esposta a tempo indeterminato. La direzione artistica dell’evento ha preferito privilegiare una linea estremamente moderna e concettuale dai colori essenziali fino alle nuove sperimentazioni tecniche e digitali al fine di evidenziare proprio l’evoluzione dell’arte dal passato ai tempi attuali.
Il sito dell’artista alessandrogiorgetti.com con tutte le info.
Grande successo ad ArtePadova 2012 per Le 7 Tentazioni di Giorgetti.
Lunghe code all’ingresso della Room Multisense per un risultato sensazionale. Un’esperienza di impatto, che ha suscitato nel pubblico reazioni differenti e contrastanti: stupore, meraviglia, empatia, shock, spavento, incredulità.
OBIETTIVO RAGGIUNTO! Un’opera d’arte capace di stimolare tutti i sensi, coinvolgendo lo spettatore in una percezione globale e inevitabilmente impressionante. Piacere e Paura in una vera e propria esperienza Sublime, in accezione romantica.
LE 7 TENTAZIONI
Alessandro Giorgetti, in occasione dell’evento fieristico Arte Padova, che si terrà dal 9 a l 12 novembre 2012, presenta Le 7 Tentazioni.
Si tratta di sette tele in HD HILIGHTING che, realizzate con una miscela di colori a olio e composti segreti appaiono vive, aperte in un dialogo sensoriale con lo spettatore e con lo spazio circostante. Il pubblico entra in una Room Multisense dove i cinque sensi e la mente vengono stimolati da bagliori di luce, profumi inebrianti e leggeri soffi di vento. In questo ambiente le sette tele si animano partecipando al gioco di sinestesie in cui è coinvolto l’osservatore.
Con quest’opera Giorgetti valica i confini dell’arte tradizionale, aprendo una riflessione sulla duplice natura della realtà che è percezione sia sensoriale che emotiva: attraverso gli stimoli esterni proviamo sensazioni che aprono la strada dell’inconscio, dell’interiorità, della coscienza. La Room Multisense simula la nostra cognizione del vero attraverso l’arte. Un’arte che sa andare oltre la canonica fruizione, partecipando al dialogo empatico dello spettatore con l’opera.
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IL QUBO
Dopo il successo di Frame100, Alessandro Giorgetti ha lavorato a un nuovo rivoluzionario progetto che presenterà in anteprima mondiale alla fiera AAM (12-15 Aprile 2012). Si tratta del Qubo che è non solo la prima opera d’arte in 3D, ma anche la prima Social Opera veduta a quote.
Infatti, il Qubo è costituito da 365 mini tele (20×20 cm) che Giorgetti ha dipinto nell’arco di un anno, come un diario personale. Così il singolo collezionista potrà scegliere la tela preferita anche in base alla data a cui è associata e diventare proprietario di una quota del Qubo.
La struttura del Qubo, creata dallo scultore Mirko Caccia, è fatta in acciaio raffinato ed è stata studiata al limite del baricentro affinché l’opera risulti quasi instabile.
FRAME100
Frame100 è la prima opera social 2.0 della storia e costituirà un albo di 100 collezionisti. L’opera si è quasi totalmente dissolta…potete ancora vedere gli ultimissimi frame rimasti.
LA COLLEZIONE COMPLETA DELLE GRANDI OPERE
Personaggio eclettico, artista, poeta e cantautore, Alessandro Giorgetti nasce a Messina nel 1970 in una famiglia di musicisti, che forse ne indirizza il percorso verso il mondo dell’arte. Il suo percorso inizia nel 1981, quando comincia a partecipare alle prime manifestazioni canore e a dipingere. Lungo la sua carriera, l’attività di cantautore prosegue in parallelo con quella di pittore, il cui percorso lo porta ad avvicinarsi sempre più al linguaggio dell’Espressionismo astratto, ed in particolare, al grande maestro lettone Mark Rothko.
Dopo aver terminato gli studi parte alla volta di Milano, in cerca di fortuna nel mondo della musica. Tornato nella sua città natale, carico di delusione nei confronti delle case discografiche, decide di dedicarsi interamente all’arte, producendo, agli inizi degli anni Novanta, la serie delle Descrizioni allo specchio, 15 opere ad olio e carboncino legate a poesie in lingua antica. Nel frattempo, riprende il suo lavoro nel campo musicale, grazie alla fondazione di un nuovo gruppo, i Mac py 100 e ai successi nella carriera da solista.
Con il definitivo trasferimento a Milano, vengono abbandonati tutti i progetti musicali e l’artista decide di concentrarsi esclusivamente sulla pittura, incontrando numerose soddisfazioni.
Alessandro Giorgetti è un autodidatta, a ispirare le sue opere sono certamente l’Espressionismo astratto e il linguaggio pittorico di Rothko, giocato sull’estrema attenzione nei confronti dell’indagine cromatica. Le sue opere sono contraddistinte dalla firma su entrambi i lati, che danno così la possibilità all’osservatore di partecipare in prima persona scegliendo a proprio gusto come posizionare la tela. Ad accomunare l’artista al proprio maestro ispiratore sono anche le coincidenze, infatti, l’anno di nascita di Giorgetti coincide con quello di morte di Rothko. Egli, servendosi principalmente di colori a olio e acrilici, realizza opere che vogliono collocarsi lontano dai parametri scolastici, considerando l’arte come una magia libera da contaminazioni. Sulle tele le grandi campiture cromatiche, giocate sui contrasti e gli accostamenti delle due tonalità dominanti, creano un’atmosfera in grado di catturare l’osservatore, coinvolgendolo nelle emozioni, così come le percepisce l’artista stesso. Il momento per lui più difficile è l’apposizione della firma, la quale concretizza la fine del suo rapporto con l’opera d’arte. Molto apprezzato dalla critica contemporanea, sta ottenendo un ottimo successo di mercato ed è richiestissimo soprattutto dal collezionismo americano.
Nel mese di Dicembre è uscita un’intervista di Giorgetti sulla rivista Vela e Motore.
Rassegna Stampa
NOVEMBRE 2012
Sette Tentazioni in una Room Multisense da Rave Party di Mattea Micello.
NOVEMBRE/DICEMBRE 2012 – ARTESHOP magazine
L’importante è muoversi costantemente: di Paola Lui
LUGLIO 2012 – rivista EFFETTO ARTE
ALESSANDRO GIORGETTI: l’erede di Rothko
MAGGIO/GIUGNO 2012 – ARTESHOP magazine
Il successo dei 365 Sides e Social/Qubo: di Paola Lui
APRILE 2012 – EXPOART magazine
“Il Qubo di Giorgetti” in Anteprima mondiale a Arte Accessibile Milano: di Paola Lui
DICEMBRE2011/GENNAIO 2012 – rivista VELA E MOTORE
Edisport editoriale e l’arte: intervista a Alessandro Giorgetti.
GIUGNO 2011 – ARTE FOCUS magazine
GIORGETTI POETA DELL’ASTRATTO. Il Mark Rothko europeo: di M.T. Prestigiacomo
MAGGIO 2011 – EXPOART magazine
GIORGETTI: l’evoluzione di Mark Rothko: di Kevin Palmieri Brown
APRILE 2011 – EXPOART magazine
GIORGETTI ‘Il Mark Rothko europeo’