Emilio Scanavino
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Emilio Scanavino nasce a Genova 1922.
Nel 1938 frequente il Liceo Artistico della città e diventa allievo di Mario Calonghi, figura di spicco nell’ambito culturale.
Nel 1942 è chiamato alle armi e deve abbandonare gli studi.
Al suo ritorno a Genova Emilio Scanavino inizia a lavorare come disegnatore tecnico per il Comune della città, lasciandosi influenzare dal clima di rinnovamento culturale del momento, volgendo la su tecnica pittorica verso l’espressionismo.
Nel 1947 è a Parigi, un’esperienza che avrà molto impatto nel percorso artistico del pittore, che raccoglie le tradizioni del postcubismo di Picasso e le nuove correnti astratte del momento
Dagli anni ’50 in poi avrà inizio la carriera sempre in ascesa di Emilio Scanavino pittore.
Nel 1950 espone alla sua prima Biennale di Venezia, dove sarà poi invitato nuovamente nel 1954, 1958, nel 1960 e nel 1966. Nello stesso anno l’artista vince anche il Primo Premio alla V mostra regionale Genovese, affermandosi come artisti di calibro internazionale.
Nel 1951 inaugura la sua prima mostra Londra, dove conoscerà Francis Beacon, altro atista che segnerà profondamente la pratica di Emilio Scanavino.
Nel 1952 è titolare della cattedra di disegno e figura al liceo artistico di Genova.
Nel 1953, dopo aver stretto amicizia con artisti come Fontana, Dova, Baj l’anno precedente ad Albisola, inizia a frequentare l’ambiente degli spazialisti, senza tuttavia aderire al loro programma.
Nel 1956 Emilio Scanavino riceve il Premio Graziano. In questi anni si può osservare un’influenza Informale nello stile pittorico dell’artista. Attraverso i suoi viaggi tra Parigi, Londra e Italia ha infatti modo di entrare in contatto con gli artisti della nuova corrente Informale europea.
Nel cdegli anni ’70, complice un pò anche il ritorno alla figurazione e il “superamento dell’informale”, il segno di Emilio Scanavino so fa più geometrico, raccogliendosi in griglie che preannunciano il ritorno all’oggettivazione della pittura.
Durante la sua carriera Emilio Scanavino ha partecipato a numerose mostre, nazionali e internazionali, ed ha vinto numerosi premi d’arte.
L’artista si spegne a Milano nel Novembre del 1986
L’arte di Emilio Scanavino è un’arte espressiva e molto intimista.
Dopo una prima fase pittorica figurativa, a partire dagli anni ’50 si delinea quella che sarà la caratteristica più riconoscibile di Emilio Scanavino: quadri astratti, intimisti con i primi nodi, simbolo che rimarrà presente in tutta la sua produzione artistica.
Il nodo, prima accennato, contorto, intricato e più stilizzato e preciso a partire dagli anni ’70, così come tutte le trame sviluppate da Emilnio Scanavino vogliono simboleggiare i legami umani. I legami che ogni singolo uomo crea nel suo “piccolo mondo”, con gli ambienti, con le altre persone, con le abitudini. Il nodo e le trame che legano una persona alla propria vita, in qualche modo.
Tra la produzione di Emilio Scanavino quadri degli anni ’50 come i “Senza Titolo” sono considerati i più belli e più importanti. Qui infatti è visibile il suo sviluppo e la sua trasformazione artistica, così come la volontà di esorcizzare i propri tormenti e di trasporli sulla tela. Dagli anni ’70 in poi lo stile si fa più geometrico e impostato.
La pratica artistica di Emilio Scanavino non è facilmente “etichettabile”, complici anche le numerose influenze che l’artista ha fatto proprie. Può però sicuramente essere associato alla pratica informale europea e ad una forma di espressionismo astratto che tuttavia, rimane più silenzioso e intimo, meno esplosivo.
Emilio Scanavino è stato un grande maestro dell’informale europeo ed italiano.
Le opere dell’artista sono valutate in asta tra il 10.000 e i 30.000 €. Nell’ultima asta tenutasi a Sotheby’s Italia in data 18 febbraio 2020, l’opera “Rosso e Grigio” (1983) ha raggiunto il pezzo di 15.000 €