Pablo Picasso
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Biografia di Pablo Picasso
Pablo Picasso all’anagrafe Pablo Ruiz y Picasso nasce nel 1881 a Malaga in una famiglia piccolo-borghese.
Il padre era professore alla Scuola delle Arti e dei Mestieri, conservatore del museo della città e pittore nel tempo libero.
Fin da bambino manifesta passione e talento per il disegno, tanto che le sue tecniche erano già da adulto.
Le sue primissime opere sono dipinte con un estremo realismo, ma comincia a mostrare una predilezione verso i personaggi popolari.
Nel 1895 si trasferisce a Barcellona con la famiglia, dove il padre insegna alla Scuola della Belle Arti, mentre il giovane Picasso è allievo.
Resta nel capoluogo catalano fino ai 24 anni e si libera via via dei rigidi canoni accademici.
Nel 1900 Picasso va a Parigi per assistere all’Esposizione Universale, dove espone un’opera. Si stabilisce nello studio dell’artista catalano Isidre Nonell, il quale dipingeva personaggi provenienti dai ceti più bassi, con una tecnica vicina a quella impressionista.
L’opera di Nonell e quella di Toulouse-Lautrec influenzarono molto l’arte di Picasso.
Opere di Picasso dal Periodo Azzurro al Cubismo Sintetico
Opere di Pablo Picasso – Il Periodo Azzurro (1901-1904)
In questi anni Picasso vive tra Barcellona e Parigi e realizza una serie di opere dipinte sui toni del blu e del turchese.
Per questo motivo tale periodo dell’artista viene definito il Periodo Azzurro di Picasso.
In queste sue cupe Opere Picasso rappresenta soggetti scelti tra gli emarginati e gli sfruttati, sospesi in un’aria malinconica.
Il Periodo Rosa di Pablo Picasso(1904-1907)
Nel 1904 Picasso si trasferisce definitivamente a Parigi, dove frequenta i quartieri di Montmartre e Montparnasse e stringe amicizia con Breton, Apollinaire e Gertrude Stein.
Le opere di Pablo Picasso in questo periodo sono più allegre, giocate sui toni del rosa e dell’arancione, anche se la malinconia è sempre presente.
Ha infatti inizio quello che sarà il Periodo Rosa di Pablo Picasso.
I soggetti preferiti sono i saltimbanchi e gli arlecchini, che però sono sempre rappresentati dietro le quinte e mai sul palco.
Questo per far comprendere il contrasto tra la vita triste e miserabile di tali persone e lo scopo del loro mestiere: far ridere.
Picasso – Periodo Africano (1907-1909)
Nel 1906 e nel 1907 Picasso comincia a interessarsi all’arte africana.
In questi anni dipinge Les madmoiselles d’Avignon, un’opera molto importante.
Nella parte centrale domina l’influenza della scultura iberica, mentre nelle figure laterali predomina la scultura africana.
L’opera è importante perché sono presenti contemporaneamente diversi punti di vista.
Infatti, l’immagine è composta da un incastro geometrico di piani solidi che si intersecano da diverse angolature che sono frutto di una visione parziale, di un punto di vista.
Durante la primavera del 1907 conosce Georges Braque, con il quale svilupperà il cubismo.
Pablo Picasso – Cubismo Analitico (1910-1912)
Dopo la morte di Cezanne, Picasso sviluppa il cubismo assieme a Braque.
Il cubismo è un’avanguardia, perché si propone di rompere con l’arte precedente, in particolare con l’uso della prospettiva.
I quadri cubisti, infatti, rappresentano un oggetto da una molteplicità di punti di vista, dando così una visione totale dell’oggetto.
Picasso e Braque introducono la quarta dimensione, ovvero il tempo, in linea con il pensiero del filosofo Henri Bergson e la teoria della relatività di Einstein.
Picasso – Cubismo Sintetico (1912-1914)
In questa seconda fase del movimento cubista Picasso e Braque sviluppano la tecnica del collage.
La tela viene, quindi, integrata con lettere stampate e oggetti in trompe-l’œil (si tratta di una tecnica che consiste nell’indurre l’osservatore a credere di stare guardando oggetti reali).
Gli oggetti dipinti sulla tela sono stati scomposti in diversi punti di vista che vengono sintetizzati sulla tela, in modo da creare un nuovo oggetto.
I punti di vista vengono moltiplicati e le immagini appaio più scomposte.
L’oggetto rappresentato non è quello che si vede, ma quello che si conosce, attraverso la memoria.
Picasso si mantiene neutrale sia durante le due guerre mondiali sia durante la guerra civile spagnola (1936-1939).
Però nel 1937 dipinge una delle sue opere più famose: Guernica, un olio su tela di dimensioni 783×351 cm, che rappresenta la violenza e la brutalità della guerra.
Infatti, Guernica è una cittadina basca bombardata durante la guerra civile spagnola dalle truppe volontarie tedesche.
Si tratta del primo bombardamento contro la popolazione civile della storia.
Nella parte a sinistra della tela compare il Minotauro, una figura presa dalla pittura surrealista, che qui rappresenta la bestialità e la brutalità della guerra.
Negli ultimi anni Picasso è ormai un artista affermato e famoso.
Si dedica a diverse tecniche, realizzando acqueforti, ceramiche e sculture.
Muore nel 1973 all’età di 92 anni.
Durante la sua vita si è sposato due volte e ha avuto numerose amanti e quattro figli da tre donne diverse.