Salvo
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Biografia di Salvo
Salvatore Mangione, in arte Salvo, nasce in provincia Enna nel 1947.
All’età di undici anni Salvo lascia la Sicilia e si trasferisce a Torino, che avrà sempre un ruolo molto importante per tutta la sua vita.
Si avvicina al mondo dell’arte iniziando a realizzare ritratti, paesaggi e riproduzioni del calibro di Van Gogh e Rembrandt.
Nel 1968 trascorre qualche mese a Parigi, dove si fa trascinare dal ambiente culturale del movimento studentesco.
Salvo Mangione torna a Torino ed comincia ad avere rapporti con esponenti dell’Arte Povera, legati alla Galleria Gian Enzo Sperone.
Agli inizi degli anni settanta Salvo ha rapporti con alcuni artisti esponenti del Concettualismo come Joseph Kosuth e Robert Barry.
Da questo periodo iniziano a presentarsi dei temi ricorrenti nelle opere di Salvo, tra cui: la ricerca dell’io, il rapporto con il passato e con la storia e l’autocompiacimento narcisistico.
Mangione Salvo realizza una serie di lavori fotografici, ma anche delle opere realizzate su delle lastre di pietra su cui incide parole o frasi, come idiota o io sono il migliore.
L’artista siciliano partecipa a moltissime rassegne internazionali tra cui la Documenta 5 di Kassel.
Il 1973 rappresenta l’anno della svolta per la sua carriera artistica: nasce Salvo pittore che appunto si dedica interamente alla pittura, per non abbandonarla più.
Tra il 1978 e il 1980 inizia a rappresentare una serie di dipinti con case di campagne e scenari di ispirazione giottesca e vegetazioni molto particolari.
Queste opere Salvo le caratterizza con uno schema molto semplice e da colori squillanti e molto vivaci.
Nel 1983 viene organizzata una mostra al Kunstmuseum di Lucerna e al Musée di Villeurbanne di Lione, dove vengono raccolte le opere più significative dell’artista.
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